PUG – Piano Urbanistico Generale

PUG – Piano Urbanistico Generale

Scopri come la città si rinnova ogni giorno per venire incontro alle esigenze dell’ambiente e dei cittadini… con un occhio alla sostenibilità.

PUG Piano Urbanistico Generale Cervia
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Cos’è il PUG?

Il PUG (Piano Urbanistico Generale) è lo strumento di cui l’Amministrazione si è dotata per rispondere all’esigenza di traguardare nuovi modelli di sviluppo economico, sociale e culturale, in grado di far fronte alla velocità con cui la società è investita da trasformazioni sostanziali. Modelli di sviluppo in grado di rendere la nostra città una Città Resiliente.

La resilienza non si sostanzia ormai solo come capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici e/o eventi calamitosi naturali, ma deve costituire direzione per uno sviluppo sostenibile del territorio, fondato nelle tematiche sociali, economiche ed ambientali.

Diviene pertanto centrale il tema della costruzione della “Città Pubblica”, attraverso l’impiego di politiche finalizzate al contenimento del consumo di suolo, alla salvaguardia del territorio rurale, alla rigenerazione urbana dei tessuti consolidati e riqualificazione diffusa, alla tutela del sistema insediativo storico, alla ricerca di qualità progettuale e sostenibilità degli interventi alle diverse scale e, infine, alla generale semplificazione delle procedure.

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Gli obiettivi del PUG: le “4 Città”

#1 Cervia Città Identitaria

PUG Piano Urbanistico Generale Comune Cervia

I paesaggi urbani e rurali rappresentano elementi dai forti valori identitari. Una maggiore attenzione alla loro qualità consente di rafforzare l’appartenenza delle persone ai luoghi favorendo la coesione sociale. Lo scenario si propone di focalizzare l’attenzione sulla qualità: qualità dei luoghi per abitanti, frequentatori e turisti. Una città che si trasforma sempre più all’interno dei propri confini non deve perdere l’occasione di qualificare le sue parti.

Le caratteristiche e le esigenze della popolazione sono in parte cambiate, rendendo insufficienti o inefficienti i servizi esistenti e generando nuovi bisogni. È pertanto necessario definire nuove politiche di recupero per l’insediamento storico, a partire dalla Città di fondazione di Cervia, ripristinando su basi nuove l’originario rapporto tra il centro storico e il territorio rurale (la salina); è necessario proseguire nell’opera di qualificazione e maggiore integrazione del porto con la città e qualificare il lungomare; è necessario coniugare la rifunzionalizzazione di nuclei.

Si auspica una nuova attenzione alla qualità del paesaggio rurale per promuovere una qualità ambientale che consideri i paesaggi all’interno dei processi di produzione e non dissoci la qualità dei prodotti da quella dei luoghi di produzione, anche attraverso interventi di demolizione di edifici incongrui non più utilizzati e attuando un più corretto inserimento dell’edificato nel contesto ambientale. Recuperare e riprogettare i tessuti (aree dismesse, vuoti urbani, ambiti degradati, aree libere intercluse, ecc.) e quindi le loro relazioni, significa anche fare emergere l’identità dei luoghi, reinserendoli con dignità nel contesto urbano. Rigenerare insediamenti residenziali, turistici e commerciali significa rafforzare l’identità e il senso di appartenenza degli abitanti.

Obiettivi:
  • Qualificare i paesaggi urbani

  • Qualificare i paesaggi rurali

  • Promuovere una nuova qualità della città pubblica

#2 Cervia Città Sicura e Ospitale

PUG Piano Urbanistico Generale Comune Cervia

La riduzione di consumi (suolo, acqua, aria, energie non rinnovabili, rifiuti) e l’aumento della sicurezza (sismica, idraulica, idrogeologica, alluvione, sociale) sono le due facce di una stessa medaglia che confluiscono nell’obiettivo di promuovere una crescita sostenibile.

L’obiettivo di contenimento del consumo di suolo ha portato a ridurre le precedenti previsioni di aree urbanizzabili e a mettere in campo nuove strategie e nuovi strumenti di trasformazione e gestione urbana. Le acque sono una risorsa preziosa che deve essere tutelata, deve essere tutelata la sua qualità, ma anche attuati interventi atti a ridurre gli sprechi (con interventi sulle reti per ridurre le perdite).

Il contenimento dei consumi energetici, il controllo delle emissioni ed un maggiore ricorso alle energie rinnovabili è un processo avviato che va rafforzato e che deve investire il territorio nel suo complesso: gli edifici, gli spazi pubblici, le attività, le infrastrutture, ecc.

Il ciclo dei rifiuti va visto in tutta la sua interezza: non solo raccolta differenziata ma anche maggiore ri-ciclo dei rifiuti prodotti, inclusi quelli derivanti dalla demolizione di edifici esistenti.

I cambiamenti climatici hanno aggravato i numerosi rischi che già incombono sul territorio: idrogeologico, idraulico, erosione costiera, alluvioni, sismico, ecc. L’adattamento ai cambiamenti climatici e la messa in sicurezza del territorio sono obiettivi che da un lato necessitano di interventi specifici, dall’altro devono essere riportati all’interno di tutte le trasformazioni territoriali.

Obiettivi:
  • Contenere il consumo di suolo

  • Contenere i consumi energetici e promuovere l’uso di energie rinnovabili

  • Ridurre i consumi della risorsa idrica e tutelarne la qualità

  • Ridurre le emissioni di gas ad effetto serra
  • Promuovere l’economia circolare
  • Contrastare i fenomeni di degrado urbano e sociale

#3 Cervia Città Verde

PUG Piano Urbanistico Generale Comune Cervia

Milano Marittima nasce come città giardino realizzando, a partire dal 1913, un insediamento turistico per quegli anni “sostenibile e di elevata qualità”. Ma la domanda turistica si evolve e mantenere la competitività nel mercato comporta rinnovare e qualificare di continuo l’offerta. I paesaggi urbani e rurali individuati nel primo scenario, se rappresentano elementi dai forti valori identitari, sono anche eccellenze che, se adeguatamente valorizzate e promosse possono costituire forti attrattori di flussi turistici diversificati, ingenti e destagionalizzati.

Obiettivi:
  • Promuovere il turismo sostenibile e diversificare l’offerta

  • Realizzare il progetto della rete ecologica

#4 Cervia Città Accessibile

PUG Piano Urbanistico Generale Comune Cervia

Un sistema territoriale si evolve a partire dalla modifica delle relazioni tra le sue parti e di queste con l’esterno. Ciò è vero in senso fisico, come evidenziano le fasi storiche di crescita della città che seguono le direttrici dei principali scambi, ma anche in senso immateriale, si pensi ad esempio alle modifiche prodotte nei comportamenti dalla diffusione dell’informatica e della telematica.

Obiettivo generale dello scenario è quello di promuovere nuove reti di relazioni (lente, sostenibili, efficienti) tra e nei territori: tra i poli urbani che lo compongono, tra i centri storici e i relativi contesti, tra le parti di città, tra elementi del sistema urbano o rurale, migliorando le relazioni tra i suoi abitanti, le attività, gli utilizzatori, i frequentatori.

Obiettivi:
  • Migliorare l’accessibilità territoriale

  • Migliorare la viabilità tra le parti del sistema urbano

  • Incrementare le reti di mobilità lenta

Vuoi conoscere tutti i dettagli?

Scarica la presentazione completa con attività, tempistiche e modalità di implementazione del PUG nel Comune di Cervia.

Il gruppo di lavoro

ATI composta da: Tecnicoop soc. coop.va; Arch. Carla Ferrari; Arch. Giuseppe Campos Venuti
(QUADRO CONOSCITIVO ANNO 2013)

  • Arch. Carlo Lazzari (INDAGINE STORICA)
  • TEM – Territorio e Mercati – Arch. Sandra Vecchietti (SQUEA)
  • Ing. Simona Savini (SQUEA)
  • Dott. Geol. Fabbri Fabio (RISCHIO IDRAULICO)
  • Dott. Geol. Carlo Copioli (ZONAZIONE SISMICA ARENILE)
  • Dott. Geol. Samuel Sangiorgi (ZONAZIONE SISMICA)
  • Dott. Loris Venturini (CLASSIFICAZIONE ACUSTICA)
  • Ing. Chiara Semprini (VALSAT ARENILE)
  • Arch. Margherita Bastoni

Ufficio di Piano

  • Ing. Daniele Capitani – Responsabile dell’UP
  • Geom. Gianluca Magnani e Ing. Cristina Ghedini (competenti in materia giuridica)
  • Ing. Arfelli Annalena e Ing. Caterina Girelli (competenti in materia ambientale)
  • Arch. M.Laura Callegati e Geom. Elena Taffagli (competenti in materia pianificatoria)
  • Arch. Luca Moschini e Arch. Fabio Calderoni (competenti in materia paesaggistica)
  • Geom. Gianluca Magnani – Garante della comunicazione e della partecipazione
  • Dott. Guglielmo Senni e Dott. Leonardo Allegri (competenti in materia economico- finanziaria)

Servizio Urbanistica e Sostenibilità Urbana – SIT

comune cervia paesc urbanistica

Il servizio urbanistica del Comune di Cervia si occupa della formazione e gestione degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica, supportando le attività di negoziazione con i privati e di coordinamento con le altre amministrazioni che esercitano funzioni di governo del territorio. 

In coerenza con i principi e i criteri di sostenibilità su cui si fonda la visione delle politiche comunitarie europee e nazionali, mette in campo strategie ed azioni sui temi dell’energia e del clima a supporto dell’attività di programmazione e gestione del territorio, promuovendo la sensibilizzazione a queste tematiche attraverso un’ampia interlocuzione con imprese, istituzioni e opinione pubblica.

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PUG: Formazione

Slide formazione

Formazione specifica sui contenuti del Piano, partendo dalla L.R. 24/2017: dalle parole ai fatti, dalle strategie agli esempi concreti di attuazione del Piano.

Giornata di formazione Febbraio 2021: Il territorio rurale

Giornata di formazione Gennaio 2020: Sistema insediativo storico

Giornata di formazione Dicembre 2019: Ricettivo

Giornata di formazione Novembre 2019: Residenziale e Dotazioni Territoriali

Giornata di formazione Ottobre 2019: Il PUG e la L.R. 24/2017

FAQ – Domande Frequenti

Viste le definizioni di cui alla DGR 922/2017, i parametri di ST e SL si calcolano come illustrato nell’allegato sotto riportato.

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In relazione alle definizioni della DGR 922/2017 e alle disposizioni concernenti il Piano Stralcio per il Rischio Idrogeologico, l’altezza dei fabbricati si determina come illustrato nell’allegato sotto riportato.

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Visto l’art. 8.10.3 comma 2 delle NTA del PUG, la realizzazione e/o l’aumento di unità immobiliari residenziali in un edificio a destinazione d’uso mista nei Tessuti turistico-ricettivi ad alta densità si determina come di seguito illustrato:

E’ possibile aumentare le unità immobiliari residenziali solamente negli edifici a prevalente funzione abitativa, ovvero dove la ST residenziale è maggiore della ST destinata ad altre funzioni;

L’insediamento di tali funzioni va valutato partendo dal dettato del comma 2 – Funzioni ammesse, che rimanda al precedente articolo 8.3.2. Quest’ultimo, al comma 1, relativamente alle funzioni a1 e a2 specifica “(solo se presenti)”: ciò significa che, di principio, nei tessuti a maggiore vocazione turistica, non è ammesso il nuovo insediamento di tali funzioni.

A tale proposito, al comma 3 dell’art. 8.10.3, di seguito agli interventi edilizi ammessi, sono previste alcune eccezioni, riguardanti la tematica in oggetto:

– al punto 2 del comma 3, per gli edifici a prevalente funzione a abitativa, alla lettera a), sono ammessi interventi di ristrutturazione edilizia e di nuova costruzione. Ciò significa che, in presenza di un edificio a prevalente funzione a abitativa, è ammessa la nuova costruzione applicando le regole del tessuto (distanze, altezze, superficie permeabile, Pr1 e dotazioni territoriali) e che le eventuali unità immobiliari con funzione diversa possono avere il cambio d’uso a funzione abitativa, fatto salvo quanto previsto per gli Assi Commerciali di cui all’art. 8.3.5.

– al punto 7 del comma 3, nell’ambito di interventi di recupero di edifici esistenti, è ammesso il cambio d’uso da funzione d1, da intendersi con quanto precedentemente autorizzato come Gf IIIe – uffici da PRG previgente, a funzione a1 o a2, ferma restando la verifica dei posti auto pertinenziali. Le unità immobiliari interessate dovranno comunque risultare conformi alle dimensioni minime degli alloggi previste dal REC.

Ne consegue che, fatte salve le eccezioni sopra richiamate, negli edifici a prevalente funzione non abitativa, non è ammesso il nuovo insediamento di funzioni a1 e a2, né l’incremento delle stesse.

Limitatamente ai tessuti turistici ad alta densità, nei cambi d’uso previsti dall’art. 8.10.3, comma 7, del PUG, si effettua unicamente la verifica dei posti auto pertinenziali: quindi non si applica la verifica della dimensione media degli alloggi, nè la verifica del 30% dei monolocali.

Le unità immobiliari interessate dovranno comunque risultare conformi alle dimensioni minime degli alloggi previste dal REC.

Viste le innumerevoli casistiche relative al recupero dei sottotetti esistenti, le si definisce come illustrato nell’allegato sotto riportato.

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In Centro Storico si interviene come illustrato nell’allegato sotto riportato.

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In caso di intervento su tipi riconducibili ai Villini novecenteschi non soggetti a vincolo ai sensi della parte II del D.Lgs. 42/2004, riconosciuti di interesse storico testimoniale e disciplinati da specifica Scheda EU:

  • Si applicano le disposizioni dell’art. 7.7.2 comma 1;

  • Si applica la disciplina specifica della Scheda EU;

  • Nelle schede ove è previsto l’intervento di restauro e risanamento conservativo, non sono ammessi interventi di nuova costruzione o ampliamento, nemmeno nell’area di pertinenza, salvo dove diversamente specificato;

  • Per gli eventuali corpi secondari presenti nell’area di pertinenza, qualora non connessi all’impianto storico dell’edificio principale ovvero non presentino elementi e/o strutture storiche, è ammesso l’intervento di Ristrutturazione edilizia;

  • Nelle schede ove è previsto l’intervento di restauro e risanamento conservativo, l’eventuale collocazione di ascensori deve essere prevista all’interno dell’edificio, fermo restando il rispetto della normativa sul superamento delle barriere architettoniche.

Per gli edifici di valore storico-testimoniale in territorio rurale si applica la parte VII delle norme di PUG; per gli edifici recenti si applica la parte IX.

Per gli interventi sull’esistente, è necessario verificare se l’immobile è stato schedato:

  • Se l’immobile è schedato, si applica la disciplina particolareggiata indicata nella scheda.

  • Se l’immobile non risulta schedato, è soggetto alle disposizioni dell’art. 9.8.2 comma 6.

  • Gli edifici di valore storico-testimoniale in territorio rurale sono tutti schedati e individuati in cartografia come corti storiche o parzialmente storiche. Di tale caratteristiche è data evidenza anche all’interno della scheda.

L’imprenditore agricolo può attuare gli interventi funzionali all’azienda agricola.

E’ obbligatoria la monetizzazione delle dotazioni territoriali, con le modalità previste dalla delibera di G.C. n. 66/2019

A partire dall’analisi dei precedenti edilizi, si calcola la ST afferente a ciascuna categoria funzionale regolarmente insediata nel fabbricato.

La categoria funzionale che presenta una ST maggiore rispetto alle altre determina la funzione prevalente nell’edificio.

La funzione prevalente nell’edificio non dipende dunque dal numero delle unità immobiliari.

Relativamente alla necessità di reperimento delle dotazioni territoriali, si forniscono i chiarimenti contenuti nell’allegato sotto riportato.

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In caso di semplice ampliamento, senza mutamento di destinazione d’uso, la quota di dotazioni territoriali dovuta è quantificata integralmente in relazione alla superficie di nuova realizzazione e alla funzione insediata, con riferimento alla tabella di cui all’art. 11.14.2.

Qualora gli interventi sull’esistente comportino incremento di carico urbanistico, in seguito a interventi di demolizione e ricostruzione o di cambio d’uso, è necessario quantificare la quota di dotazioni territoriali pubbliche già conseguita.

Facendo riferimento ai precedenti autorizzativi e alla tabella di cui all’art. 11.14.2, si procede a quantificare le quote di P2, AD e V già virtualmente conseguite rispetto alle funzioni regolarmente insediate.

In secondo luogo occorre quantificare le quote di P2, AD e V dovute in relazione allo stato di progetto, per  procedere infine  a determinare la differenza per ciascuna quota.

Tali valori rappresentano la quota di dotazioni territoriali pubbliche effettivamente richiesta per poter effettuare l’intervento.

Relativamente al reperimento dei posti auto pertinenziali ai sensi dell’art. 11.6 delle norme di PUG, si evidenzia quanto segue.

1.  Limitatamente alle funzioni b turistico-ricettive, per interventi di nuova costruzione deve essere garantito 1 posto auto per ogni camera o unità abitativa. Non risulta necessario effettuare la verifica rispetto alle Superfici relative agli spazi comuni, poiché il quantitativo prescritto, pari a 1 posto auto a camera, soddisfa già anche il fabbisogno generato dagli spazi comuni.

2. Per ampliamenti ≤ 40 mq di ST, non è richiesto il reperimento di posti auto pertinenziali.

3. Per ampliamenti > 40 mq di ST, è richiesto il reperimento dei posti auto pertinenziali secondo quanto disposto dall’art. 11.6 delle norme di PUG.

4. Al fine di determinare il numero di posti auto richiesti dalla norma, considerato che la capacità dei parcheggi si calcola, in termini di superficie, con il parametro convenzionale di 25 mq per posto auto comprensiva degli spazi di manovra, si procede all’arrotondamento all’unità superiore quando si supera la “mezza unità”.

In sintesi: per ciascun posto auto, se la superficie richiesta è ≤ 12,50 mq = 0 posti auto

per ciascun posto auto, se la superficie richiesta è > 12,50 mq = 1 posto auto

Esempio: se la superficie richiesta relativamente ai posti auto è 34 mq:

34 mq/25 mq = 1,36 = 1 posti auto

se la superficie richiesta relativamente ai posti auto è 63 mq:

63 mq/25 mq = 2,52 = 3 posti auto

Definizione degli interventi di Manutenzione Straordinaria e Cambio d’uso senza e con opere, relative istanze da presentare e pagamento del Contributo di costruzione.

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Visto l’art. 50 del Regolamento Edilizio Comunale, “Scale e ascensori negli edifici”, che al comma 3 recita:

3. Gli interventi che comportino aumenti di unità immobiliari da realizzarsi in piani serviti da scala condominiale sono ammessi solo in presenza di scala con larghezza di almeno 1,20 m. Tale disposizione non trova applicazione per i tipi edilizi A, B, C e D del sistema insediativo storico del PUG.

Visto l’art. 7.7.1. delle Norme del Piano urbanistico Generale, “disposizioni per i Centri Storici”, che contempla per i tipi edilizi A, B, C del sistema insediativo storico il mantenimento dei sistemi distributivi verticali e per il tipo D l’intervento di restauro e risanamento conservativo, che non prevede l’allargamento delle scale, mentre per i tipi edilizi Xr e Xs sono ammessi interventi di ristrutturazione compresa la demolizione e ricostruzione;

Si ritiene che nell’art. 50 del REC, comma 3, relativamente al Centro Storico, non siano stati richiamati i tipi edilizi Xr e Xs in quanto, nel caso di ristrutturazione o di intervento di demolizione e ricostruzione con aumento di unità immobiliari, le scale condominiali devono obbligatoriamente raggiungere la dimensione minima di 1,20, ma che, al fine di favorire gli interventi di recupero in Centro Storico, anche in tali tipi edilizi sia ammesso l’intervento che comporta aumento di unità immobiliari, anche se la scala condominiale esistente è di larghezza inferiore a 1,20 m, qualora riguardi unità singole e non l’intero edificio; sono fatte salve tutte le normative in materia edilizia e di sicurezza, in particolare quelle relative al superamento delle barriere architettoniche e di sicurezza.

Resta fermo che in caso di interventi di ristrutturazione edilizia degli edifici per i tipi edilizi Xr e Xs, la scala a servizio di più unità immobiliari deve essere adeguata e rispettare le dimensioni minime prescritte dal REC.

Visto l’art. 98 del REC recante oggetto ALLINEAMENTI, ed in particolare, visto il comma 6 che recita che:

Per gli edifici ricadenti nelle previsioni del presente articolo, sono sempre ammessi ampliamenti laterali e sopraelevazioni in allineamento con se stesso di un edificio esistente a distanza dalla strada inferiore a quella prevista per la nuova costruzione dal PUG, fatto salvo il rispetto dell’indice di visuale libera prescritto.”

Viste le richieste di specifiche emerse nel corso degli incontri con i tecnici progettisti circa l’applicazione di tale articolo in considerazione di aggetti e sporti eventualmente esistenti nel fabbricato esistente oggetto di ristrutturazione e ampliamento, con la presente si specifica che:

Nel caso di interventi di ristrutturazione edilizia e di ampliamenti laterali e sopraelevazioni in allineamento con se stesso di un edificio esistente a distanza dalla strada inferiore a quella prevista per la nuova costruzione dal PUG, è ammessa anche la realizzazione di nuovi aggetti e nuovi sporti in allineamento con quelli esistenti a distanza dalla strada inferiore a quella prevista per la nuova costruzione dal PUG, fatto salvo il rispetto dell’indice di visuale libera prescritto. Nel caso di aggetti e sporti con diverse profondità, si farà riferimento all’allineamento prevalente esistente.

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PUG – Vincoli

PUMS Cervia piano mobilità sostenibile

Tavola dei Vincoli previgenti

In vigore dal 16.05.2022 al 08.11.2022, non più in vigore per effetto della Determina ARPAE  5322 del 17/10/2022, efficace dal 09.11.2022 per pubblicazione nel BUR ER

In vigore dal 28/11/2018 al 15/05/2022 a seguito di successiva emanazione del Decreto del Comandante Militare Esercito Emilia-Romagna 4/2022 recepito con Del di CC 26/2022

In vigore dal 29/01/2020 al 15/05/2022 a seguito di successiva emanazione del Decreto del Comandante Militare Esercito Emilia-Romagna 4/2022 recepito con Del di CC 26/2022

In vigore dal 21/10/2021 al 15/05/2022 a seguito di successiva emanazione del Decreto del Comandante Militare Esercito Emilia-Romagna 4/2022 recepito con Del di CC 26/2022

In vigore dal 28.11.2018 al 28.01.2021 a seguito di emanazione del Decreto Provveditoriale (Provveditorato Interregionale Opere pubbliche Lomabradia Emilia Romagna) n. 1556 del 29/01/2021 in coerenza con la Del. di C.C. 63 del 30/11/2020.

In vigore dal 28.11.2018 al 28.10.2020 a seguito di approvazione della Delibera di C.C. n. 56 del 29.10.2020

Procedimento Unico per Canale Scolmatore Mariona

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Procedimento unico, ai sensi dell’art. 53 della L.R. n. 24 del 21 dicembre 2017, per l’approvazione del progetto definitivo relativo alla realizzazione di un canale scolmatore del canale di bonifica Mariona, con correlate localizzazione nella cartografia del PUG vigente, apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità dell’opera stessa.

Elaborati

Procedimento Unico per Ampliamento Rete Irrigua di Cannuzzo

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Scarica tutti i documenti:

Accordo Operativo finalizzato alla realizzazione di un nuovo centro di comunità a Pinarella in Via Platone

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Scarica i documenti:

CQAP

Commissione per la qualità architettonica e il paesaggio – C.Q.A.P.

La CQAP è un organo consultivo cui spetta l’emanazione di pareri, obbligatori e non vincolanti, in ordine agli aspetti
compositivi ed architettonici degli interventi ed al loro inserimento nel contesto urbano, paesaggistico e ambientale.
La CQAP in essere dal 01/01/2017 al 30/06/2022 (Del. di G.C. 1/2017) era composta dai seguenti tecnici:

  • per il profilo di dipendente di ruolo di altra Pubblica Amministrazione: Arch. Montanari Gabriele
  • per il profilo di quattro esperti esterni all’Amministrazione comunale: Arch. Morelli Aida, Arch. Montini
    Nicola, Arch. Giunchi Daniela, Arch. Bolzani Paolo

La CQAP in essere dal 01/07/2022 al 30/06/2025 (Del. di G.C. 136/2022 e Det. Dir. 104/2024) è composta dai seguenti tecnici:

  • per il profilo di dipendente di ruolo di altra Pubblica Amministrazione: Arch. Silvia Capelli;
  • per il profilo di quattro esperti esterni all’Amministrazione comunale: Arch. Marianna Amendola, Arch. Rudy
    Davi, Arch. Ardia Marzetti, Arch. Stefano Piraccini. All’Arch. Marianna Amendola, Arch. Rudy Davi sono subentrati l’Arch. Lorenzo Baraldini e il Geol. Fabio Fabbri.

L’incarico di presidente è assunto a rotazione da ciascun componente (secondo l’ordine alfabetico) ed ha durata semestrale.

Tale CQAP ha approvato un documento di indirizzi, la cui presa d’atto è avvenuta con Del. di G.C. 12/2023.

Riferimenti normativi:

  • art. 6 della L.R. E.R. 15/2013
  • art. 8, 8.1 e 8.2 e 28,1 e 28.2 del REC

Gli esiti delle sedute della CQAP sono consultabili al seguente link: guarda gli esiti delle sedute del CQAP

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