Cos’è il PUG?
Il PUG (Piano Urbanistico Generale) è lo strumento di cui l’Amministrazione si è dotata per rispondere all’esigenza di traguardare nuovi modelli di sviluppo economico, sociale e culturale, in grado di far fronte alla velocità con cui la società è investita da trasformazioni sostanziali. Modelli di sviluppo in grado di rendere la nostra città una Città Resiliente.
La resilienza non si sostanzia ormai solo come capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici e/o eventi calamitosi naturali, ma deve costituire direzione per uno sviluppo sostenibile del territorio, fondato nelle tematiche sociali, economiche ed ambientali.
Diviene pertanto centrale il tema della costruzione della “Città Pubblica”, attraverso l’impiego di politiche finalizzate al contenimento del consumo di suolo, alla salvaguardia del territorio rurale, alla rigenerazione urbana dei tessuti consolidati e riqualificazione diffusa, alla tutela del sistema insediativo storico, alla ricerca di qualità progettuale e sostenibilità degli interventi alle diverse scale e, infine, alla generale semplificazione delle procedure.
Gli obiettivi del PUG: le “4 Città”
#1 Cervia Città Identitaria
I paesaggi urbani e rurali rappresentano elementi dai forti valori identitari. Una maggiore attenzione alla loro qualità consente di rafforzare l’appartenenza delle persone ai luoghi favorendo la coesione sociale. Lo scenario si propone di focalizzare l’attenzione sulla qualità: qualità dei luoghi per abitanti, frequentatori e turisti. Una città che si trasforma sempre più all’interno dei propri confini non deve perdere l’occasione di qualificare le sue parti.
Le caratteristiche e le esigenze della popolazione sono in parte cambiate, rendendo insufficienti o inefficienti i servizi esistenti e generando nuovi bisogni. È pertanto necessario definire nuove politiche di recupero per l’insediamento storico, a partire dalla Città di fondazione di Cervia, ripristinando su basi nuove l’originario rapporto tra il centro storico e il territorio rurale (la salina); è necessario proseguire nell’opera di qualificazione e maggiore integrazione del porto con la città e qualificare il lungomare; è necessario coniugare la rifunzionalizzazione di nuclei.
Si auspica una nuova attenzione alla qualità del paesaggio rurale per promuovere una qualità ambientale che consideri i paesaggi all’interno dei processi di produzione e non dissoci la qualità dei prodotti da quella dei luoghi di produzione, anche attraverso interventi di demolizione di edifici incongrui non più utilizzati e attuando un più corretto inserimento dell’edificato nel contesto ambientale. Recuperare e riprogettare i tessuti (aree dismesse, vuoti urbani, ambiti degradati, aree libere intercluse, ecc.) e quindi le loro relazioni, significa anche fare emergere l’identità dei luoghi, reinserendoli con dignità nel contesto urbano. Rigenerare insediamenti residenziali, turistici e commerciali significa rafforzare l’identità e il senso di appartenenza degli abitanti.
Qualificare i paesaggi urbani
Qualificare i paesaggi rurali
Promuovere una nuova qualità della città pubblica
#2 Cervia Città Sicura e Ospitale
La riduzione di consumi (suolo, acqua, aria, energie non rinnovabili, rifiuti) e l’aumento della sicurezza (sismica, idraulica, idrogeologica, alluvione, sociale) sono le due facce di una stessa medaglia che confluiscono nell’obiettivo di promuovere una crescita sostenibile.
L’obiettivo di contenimento del consumo di suolo ha portato a ridurre le precedenti previsioni di aree urbanizzabili e a mettere in campo nuove strategie e nuovi strumenti di trasformazione e gestione urbana. Le acque sono una risorsa preziosa che deve essere tutelata, deve essere tutelata la sua qualità, ma anche attuati interventi atti a ridurre gli sprechi (con interventi sulle reti per ridurre le perdite).
Il contenimento dei consumi energetici, il controllo delle emissioni ed un maggiore ricorso alle energie rinnovabili è un processo avviato che va rafforzato e che deve investire il territorio nel suo complesso: gli edifici, gli spazi pubblici, le attività, le infrastrutture, ecc.
Il ciclo dei rifiuti va visto in tutta la sua interezza: non solo raccolta differenziata ma anche maggiore ri-ciclo dei rifiuti prodotti, inclusi quelli derivanti dalla demolizione di edifici esistenti.
I cambiamenti climatici hanno aggravato i numerosi rischi che già incombono sul territorio: idrogeologico, idraulico, erosione costiera, alluvioni, sismico, ecc. L’adattamento ai cambiamenti climatici e la messa in sicurezza del territorio sono obiettivi che da un lato necessitano di interventi specifici, dall’altro devono essere riportati all’interno di tutte le trasformazioni territoriali.
Contenere il consumo di suolo
Contenere i consumi energetici e promuovere l’uso di energie rinnovabili
Ridurre i consumi della risorsa idrica e tutelarne la qualità
- Ridurre le emissioni di gas ad effetto serra
- Promuovere l’economia circolare
Contrastare i fenomeni di degrado urbano e sociale
#3 Cervia Città Verde
Milano Marittima nasce come città giardino realizzando, a partire dal 1913, un insediamento turistico per quegli anni “sostenibile e di elevata qualità”. Ma la domanda turistica si evolve e mantenere la competitività nel mercato comporta rinnovare e qualificare di continuo l’offerta. I paesaggi urbani e rurali individuati nel primo scenario, se rappresentano elementi dai forti valori identitari, sono anche eccellenze che, se adeguatamente valorizzate e promosse possono costituire forti attrattori di flussi turistici diversificati, ingenti e destagionalizzati.
Promuovere il turismo sostenibile e diversificare l’offerta
Realizzare il progetto della rete ecologica
#4 Cervia Città Accessibile
Un sistema territoriale si evolve a partire dalla modifica delle relazioni tra le sue parti e di queste con l’esterno. Ciò è vero in senso fisico, come evidenziano le fasi storiche di crescita della città che seguono le direttrici dei principali scambi, ma anche in senso immateriale, si pensi ad esempio alle modifiche prodotte nei comportamenti dalla diffusione dell’informatica e della telematica.
Obiettivo generale dello scenario è quello di promuovere nuove reti di relazioni (lente, sostenibili, efficienti) tra e nei territori: tra i poli urbani che lo compongono, tra i centri storici e i relativi contesti, tra le parti di città, tra elementi del sistema urbano o rurale, migliorando le relazioni tra i suoi abitanti, le attività, gli utilizzatori, i frequentatori.
Migliorare l’accessibilità territoriale
Migliorare la viabilità tra le parti del sistema urbano
Incrementare le reti di mobilità lenta
Vuoi conoscere tutti i dettagli?
Scarica la presentazione completa con attività, tempistiche e modalità di implementazione del PUG nel Comune di Cervia.
Il gruppo di lavoro
ATI composta da: Tecnicoop soc. coop.va; Arch. Carla Ferrari; Arch. Giuseppe Campos Venuti
(QUADRO CONOSCITIVO ANNO 2013)
- Arch. Carlo Lazzari (INDAGINE STORICA)
- TEM – Territorio e Mercati – Arch. Sandra Vecchietti (SQUEA)
- Ing. Simona Savini (SQUEA)
- Dott. Geol. Fabbri Fabio (RISCHIO IDRAULICO)
- Dott. Geol. Carlo Copioli (ZONAZIONE SISMICA ARENILE)
- Dott. Geol. Samuel Sangiorgi (ZONAZIONE SISMICA)
- Dott. Loris Venturini (CLASSIFICAZIONE ACUSTICA)
- Ing. Chiara Semprini (VALSAT ARENILE)
- Arch. Margherita Bastoni
Ufficio di Piano
- Ing. Daniele Capitani – Responsabile dell’UP
- Geom. Gianluca Magnani e Ing. Cristina Ghedini (competenti in materia giuridica)
- Ing. Arfelli Annalena e Ing. Caterina Girelli (competenti in materia ambientale)
- Arch. M.Laura Callegati e Geom. Elena Taffagli (competenti in materia pianificatoria)
- Arch. Luca Moschini e Arch. Fabio Calderoni (competenti in materia paesaggistica)
- Geom. Gianluca Magnani – Garante della comunicazione e della partecipazione
- Dott. Guglielmo Senni e Dott. Leonardo Allegri (competenti in materia economico- finanziaria)
Servizio Urbanistica e Sostenibilità Urbana – SIT
Il servizio urbanistica del Comune di Cervia si occupa della formazione e gestione degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica, supportando le attività di negoziazione con i privati e di coordinamento con le altre amministrazioni che esercitano funzioni di governo del territorio.
In coerenza con i principi e i criteri di sostenibilità su cui si fonda la visione delle politiche comunitarie europee e nazionali, mette in campo strategie ed azioni sui temi dell’energia e del clima a supporto dell’attività di programmazione e gestione del territorio, promuovendo la sensibilizzazione a queste tematiche attraverso un’ampia interlocuzione con imprese, istituzioni e opinione pubblica.
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PUG: Formazione
Slide formazione
- 1° Incontro PUG 05_2019 (4,9 MB)
- 2° Incontro PUG 10_10_2019 (25,6 MB)
- 3° Incontro PUG 14_11_2019 (5,9 MB)
- 4° Incontro PUG 12_12_2019 (6,7 MB)
- 5° Incontro PUG 18_02_2021 (4,9 MB)
- 6° Incontro PUG 23_01_2020 (8,6 MB)
Formazione specifica sui contenuti del Piano, partendo dalla L.R. 24/2017: dalle parole ai fatti, dalle strategie agli esempi concreti di attuazione del Piano.
Giornata di formazione Febbraio 2021: Il territorio rurale
Giornata di formazione Gennaio 2020: Sistema insediativo storico
Giornata di formazione Dicembre 2019: Ricettivo
Giornata di formazione Novembre 2019: Residenziale e Dotazioni Territoriali
Giornata di formazione Ottobre 2019: Il PUG e la L.R. 24/2017
Giornata di formazione Maggio 2019: Approccio al PUG
FAQ – Domande Frequenti
Viste le definizioni di cui alla DGR 922/2017, i parametri di ST e SL si calcolano come illustrato nell’allegato sotto riportato.
In relazione alle definizioni della DGR 922/2017 e alle disposizioni concernenti il Piano Stralcio per il Rischio Idrogeologico, l’altezza dei fabbricati si determina come illustrato nell’allegato sotto riportato.
Visto l’art. 8.10.3 comma 2 delle NTA del PUG, la realizzazione e/o l’aumento di unità immobiliari residenziali in un edificio a destinazione d’uso mista nei Tessuti turistico-ricettivi ad alta densità si determina come di seguito illustrato:
E’ possibile aumentare le unità immobiliari residenziali solamente negli edifici a prevalente funzione abitativa, ovvero dove la ST residenziale è maggiore della ST destinata ad altre funzioni;
L’insediamento di tali funzioni va valutato partendo dal dettato del comma 2 – Funzioni ammesse, che rimanda al precedente articolo 8.3.2. Quest’ultimo, al comma 1, relativamente alle funzioni a1 e a2 specifica “(solo se presenti)”: ciò significa che, di principio, nei tessuti a maggiore vocazione turistica, non è ammesso il nuovo insediamento di tali funzioni.
A tale proposito, al comma 3 dell’art. 8.10.3, di seguito agli interventi edilizi ammessi, sono previste alcune eccezioni, riguardanti la tematica in oggetto:
– al punto 2 del comma 3, per gli edifici a prevalente funzione a abitativa, alla lettera a), sono ammessi interventi di ristrutturazione edilizia e di nuova costruzione. Ciò significa che, in presenza di un edificio a prevalente funzione a abitativa, è ammessa la nuova costruzione applicando le regole del tessuto (distanze, altezze, superficie permeabile, Pr1 e dotazioni territoriali) e che le eventuali unità immobiliari con funzione diversa possono avere il cambio d’uso a funzione abitativa, fatto salvo quanto previsto per gli Assi Commerciali di cui all’art. 8.3.5.
– al punto 7 del comma 3, nell’ambito di interventi di recupero di edifici esistenti, è ammesso il cambio d’uso da funzione d1, da intendersi con quanto precedentemente autorizzato come Gf IIIe – uffici da PRG previgente, a funzione a1 o a2, ferma restando la verifica dei posti auto pertinenziali. Le unità immobiliari interessate dovranno comunque risultare conformi alle dimensioni minime degli alloggi previste dal REC.
Ne consegue che, fatte salve le eccezioni sopra richiamate, negli edifici a prevalente funzione non abitativa, non è ammesso il nuovo insediamento di funzioni a1 e a2, né l’incremento delle stesse.
Limitatamente ai tessuti turistici ad alta densità, nei cambi d’uso previsti dall’art. 8.10.3, comma 7, del PUG, si effettua unicamente la verifica dei posti auto pertinenziali: quindi non si applica la verifica della dimensione media degli alloggi, nè la verifica del 30% dei monolocali.
Le unità immobiliari interessate dovranno comunque risultare conformi alle dimensioni minime degli alloggi previste dal REC.
Viste le innumerevoli casistiche relative al recupero dei sottotetti esistenti, le si definisce come illustrato nell’allegato sotto riportato.
In Centro Storico si interviene come illustrato nell’allegato sotto riportato.
In caso di intervento su tipi riconducibili ai Villini novecenteschi non soggetti a vincolo ai sensi della parte II del D.Lgs. 42/2004, riconosciuti di interesse storico testimoniale e disciplinati da specifica Scheda EU:
-
Si applicano le disposizioni dell’art. 7.7.2 comma 1;
-
Si applica la disciplina specifica della Scheda EU;
-
Nelle schede ove è previsto l’intervento di restauro e risanamento conservativo, non sono ammessi interventi di nuova costruzione o ampliamento, nemmeno nell’area di pertinenza, salvo dove diversamente specificato;
-
Per gli eventuali corpi secondari presenti nell’area di pertinenza, qualora non connessi all’impianto storico dell’edificio principale ovvero non presentino elementi e/o strutture storiche, è ammesso l’intervento di Ristrutturazione edilizia;
-
Nelle schede ove è previsto l’intervento di restauro e risanamento conservativo, l’eventuale collocazione di ascensori deve essere prevista all’interno dell’edificio, fermo restando il rispetto della normativa sul superamento delle barriere architettoniche.
Per gli edifici di valore storico-testimoniale in territorio rurale si applica la parte VII delle norme di PUG; per gli edifici recenti si applica la parte IX.
Per gli interventi sull’esistente, è necessario verificare se l’immobile è stato schedato:
-
Se l’immobile è schedato, si applica la disciplina particolareggiata indicata nella scheda.
-
Se l’immobile non risulta schedato, è soggetto alle disposizioni dell’art. 9.8.2 comma 6.
-
Gli edifici di valore storico-testimoniale in territorio rurale sono tutti schedati e individuati in cartografia come corti storiche o parzialmente storiche. Di tale caratteristiche è data evidenza anche all’interno della scheda.
L’imprenditore agricolo può attuare gli interventi funzionali all’azienda agricola.
E’ obbligatoria la monetizzazione delle dotazioni territoriali, con le modalità previste dalla delibera di G.C. n. 66/2019
A partire dall’analisi dei precedenti edilizi, si calcola la ST afferente a ciascuna categoria funzionale regolarmente insediata nel fabbricato.
La categoria funzionale che presenta una ST maggiore rispetto alle altre determina la funzione prevalente nell’edificio.
La funzione prevalente nell’edificio non dipende dunque dal numero delle unità immobiliari.
Relativamente alla necessità di reperimento delle dotazioni territoriali, si forniscono i chiarimenti contenuti nell’allegato sotto riportato.
In caso di semplice ampliamento, senza mutamento di destinazione d’uso, la quota di dotazioni territoriali dovuta è quantificata integralmente in relazione alla superficie di nuova realizzazione e alla funzione insediata, con riferimento alla tabella di cui all’art. 11.14.2.
Qualora gli interventi sull’esistente comportino incremento di carico urbanistico, in seguito a interventi di demolizione e ricostruzione o di cambio d’uso, è necessario quantificare la quota di dotazioni territoriali pubbliche già conseguita.
Facendo riferimento ai precedenti autorizzativi e alla tabella di cui all’art. 11.14.2, si procede a quantificare le quote di P2, AD e V già virtualmente conseguite rispetto alle funzioni regolarmente insediate.
In secondo luogo occorre quantificare le quote di P2, AD e V dovute in relazione allo stato di progetto, per procedere infine a determinare la differenza per ciascuna quota.
Tali valori rappresentano la quota di dotazioni territoriali pubbliche effettivamente richiesta per poter effettuare l’intervento.
Relativamente al reperimento dei posti auto pertinenziali ai sensi dell’art. 11.6 delle norme di PUG, si evidenzia quanto segue.
1. Limitatamente alle funzioni b turistico-ricettive, per interventi di nuova costruzione deve essere garantito 1 posto auto per ogni camera o unità abitativa. Non risulta necessario effettuare la verifica rispetto alle Superfici relative agli spazi comuni, poiché il quantitativo prescritto, pari a 1 posto auto a camera, soddisfa già anche il fabbisogno generato dagli spazi comuni.
2. Per ampliamenti ≤ 40 mq di ST, non è richiesto il reperimento di posti auto pertinenziali.
3. Per ampliamenti > 40 mq di ST, è richiesto il reperimento dei posti auto pertinenziali secondo quanto disposto dall’art. 11.6 delle norme di PUG.
4. Al fine di determinare il numero di posti auto richiesti dalla norma, considerato che la capacità dei parcheggi si calcola, in termini di superficie, con il parametro convenzionale di 25 mq per posto auto comprensiva degli spazi di manovra, si procede all’arrotondamento all’unità superiore quando si supera la “mezza unità”.
In sintesi: per ciascun posto auto, se la superficie richiesta è ≤ 12,50 mq = 0 posti auto
per ciascun posto auto, se la superficie richiesta è > 12,50 mq = 1 posto auto
Esempio: se la superficie richiesta relativamente ai posti auto è 34 mq:
34 mq/25 mq = 1,36 = 1 posti auto
se la superficie richiesta relativamente ai posti auto è 63 mq:
63 mq/25 mq = 2,52 = 3 posti auto
Definizione degli interventi di Manutenzione Straordinaria e Cambio d’uso senza e con opere, relative istanze da presentare e pagamento del Contributo di costruzione.
Visto l’art. 50 del Regolamento Edilizio Comunale, “Scale e ascensori negli edifici”, che al comma 3 recita:
3. Gli interventi che comportino aumenti di unità immobiliari da realizzarsi in piani serviti da scala condominiale sono ammessi solo in presenza di scala con larghezza di almeno 1,20 m. Tale disposizione non trova applicazione per i tipi edilizi A, B, C e D del sistema insediativo storico del PUG.
Visto l’art. 7.7.1. delle Norme del Piano urbanistico Generale, “disposizioni per i Centri Storici”, che contempla per i tipi edilizi A, B, C del sistema insediativo storico il mantenimento dei sistemi distributivi verticali e per il tipo D l’intervento di restauro e risanamento conservativo, che non prevede l’allargamento delle scale, mentre per i tipi edilizi Xr e Xs sono ammessi interventi di ristrutturazione compresa la demolizione e ricostruzione;
Si ritiene che nell’art. 50 del REC, comma 3, relativamente al Centro Storico, non siano stati richiamati i tipi edilizi Xr e Xs in quanto, nel caso di ristrutturazione o di intervento di demolizione e ricostruzione con aumento di unità immobiliari, le scale condominiali devono obbligatoriamente raggiungere la dimensione minima di 1,20, ma che, al fine di favorire gli interventi di recupero in Centro Storico, anche in tali tipi edilizi sia ammesso l’intervento che comporta aumento di unità immobiliari, anche se la scala condominiale esistente è di larghezza inferiore a 1,20 m, qualora riguardi unità singole e non l’intero edificio; sono fatte salve tutte le normative in materia edilizia e di sicurezza, in particolare quelle relative al superamento delle barriere architettoniche e di sicurezza.
Resta fermo che in caso di interventi di ristrutturazione edilizia degli edifici per i tipi edilizi Xr e Xs, la scala a servizio di più unità immobiliari deve essere adeguata e rispettare le dimensioni minime prescritte dal REC.
Visto l’art. 98 del REC recante oggetto ALLINEAMENTI, ed in particolare, visto il comma 6 che recita che:
“Per gli edifici ricadenti nelle previsioni del presente articolo, sono sempre ammessi ampliamenti laterali e sopraelevazioni in allineamento con se stesso di un edificio esistente a distanza dalla strada inferiore a quella prevista per la nuova costruzione dal PUG, fatto salvo il rispetto dell’indice di visuale libera prescritto.”
Viste le richieste di specifiche emerse nel corso degli incontri con i tecnici progettisti circa l’applicazione di tale articolo in considerazione di aggetti e sporti eventualmente esistenti nel fabbricato esistente oggetto di ristrutturazione e ampliamento, con la presente si specifica che:
Nel caso di interventi di ristrutturazione edilizia e di ampliamenti laterali e sopraelevazioni in allineamento con se stesso di un edificio esistente a distanza dalla strada inferiore a quella prevista per la nuova costruzione dal PUG, è ammessa anche la realizzazione di nuovi aggetti e nuovi sporti in allineamento con quelli esistenti a distanza dalla strada inferiore a quella prevista per la nuova costruzione dal PUG, fatto salvo il rispetto dell’indice di visuale libera prescritto. Nel caso di aggetti e sporti con diverse profondità, si farà riferimento all’allineamento prevalente esistente.
Accedi a tutti i documenti del PUG
PUG – Quadro Conoscitivo 2013
- 01_QC_B.REL_Sistema ambientale e naturale.pdf
- 02_QC_B.REL.ALL_Check list faunistiche e floristiche.pdf
- 03_QC_B.REL.GEO_Suolo e sottosuolo.pdf
- 04_QC_B.1_Carta geologica.pdf
- 05_QC_B.3_Carta della piezometria della falda freatica.pdf
- 06_QC_B.4_Carta della soggiacenza falda freatica.pdf
- 07_QC_B.6_Carta centri potenziale inquinamento acque sotterranee.pdf
- 08_QC_B.14_Carta d’uso del suolo.pdf
- 09_QC_B.15_Carta della rete ecologica stato di fatto da PTCP.pdf
- 10_QC_C.REL.ALL.B_Indicazioni redazione carta potenzialità archeologiche.pdf
- 11_QC_C.REL.ALL.C_Quaderno dei rilievi fonometrici.pdf
- 12_QC_C.1_Analisi evolutiva della crescita urbana.pdf
- 13_QC_C.2_Morfologia dei tessuti urbani.pdf
- 14_QC_C.4.1_Mappatura acustica giorno.pdf
- 15_QC_C.4.2_Mappatura acustica notte.pdf
- 16_QC_C.5.1_Mappa dei superamenti acustici giorno.pdf
- 17_QC_C.5.2_Mappa dei superamenti acustici notte.pdf
- 18_QC_D.3_Carta delle potenzialità archeologiche.pdf
PUG – Quadro Conoscitivo 2017-2018
- 01_QC_Relazione di aggiornamento 2017_2018.pdf
- 02_QC_E1_Tipologia e periodo di apertura delle strutture ricettive.pdf
- 03_QC_F1_Stato di attuazione previsioni PRG.pdf
- 04_QC_G1A_Carta delle Indagini.pdf
- 05_QC_G1B_Carta delle indagini.pdf
- 06_QC_G2_Carta geologico tecnica.pdf
- 07_QC_G3_Carta delle frequenze naturali dei terreni.pdf
- 08_QC_G4_Carta delle velocità delle ondedi taglio S (Vs).pdf
- 09_QC_HR_Relazione geologica fascia costiera.pdf
- 10_QC_H1_Indagini geognostiche e di laboratorio Fascia costiera.pdf
- 11_QC_H2_Verifiche di liquefacibilità Fascia costiera.pdf
- 12_QC_H3_Analisi di risposta sismica locale Fascia costiera.pdf
- 13_IR_Relazione generale sul rischio idraulico.pdf
- 14_QC_I1_Carta dell’idrografia superficiale.pdf
- 15_QC_I2_Carta fisiografica del territorio.pdf
- 16_QC_I3_Carta delle celle idrauliche.pdf
- 17_QC_I4A_Carta delle esondazioni storiche.pdf
- 18_QC_I4B_Carta delle esondazioni storiche.pdf
- 19_QC_I5_Carta della rete di scolo e di deflusso.pdf
- 20_QC_I6_Mappa delle criticità idrauliche.pdf
- 21_QC_I7_PAI AdB Variante 2016.pdf
- 22_QC_I8_PAI AdB Tiranti idrici 2016.pdf
- 23_QC_I9_Mappa della pericolosità idraulica.pdf
- 24_QC_I10_Mappa del rischio idraulico.pdf
- 25_QC_L1_Individuazione aree boscate.pdf
- 26_QC_L1a_Ricognizione aree boscate comunali.pdf
- 27_QC_L1b_Ricognizione aree boscate Piano forestale regionale.pdf
- 28_QC_L1c_Carta forestale provinciale.pdf
PUG – Vincoli
Tavola dei Vincoli
- 01_V1A_Tutele e vincoli di natura ambientale e paesaggistica.pdf
- 02_V1B_Tutele e vincoli di natura ambientale e paesaggistica.pdf
- 03_V2A_Rischio idraulico vincolo idrogeologico e acque pubbliche.pdf
- 04_V2B_Rischio idraulico vincolo idrogeologico e acque pubbliche.pdf
- 05_V3A_Tutele e vincoli relativi a beni archeologici e storico culturali.pdf
- 06_V3B_Tutele e vincoli relativi a beni archeologici e storico culturali.pdf
- 07_V4A_Aree tutelate ai sensi dell’art. 142 D.Lgs. 42_2004.pdf
- 08_V4B_Aree tutelate ai sensi dell’art. 142 D.Lgs. 42_2004.pdf
- 9_V5.1_Limitazioni delle attività di trasformazione e d’uso del territorio_(rev 6_2022)_REV_11_2022.pdf
- 10_V5.2_Limitazioni delle attività di trasformazione e d’uso del territorio_(rev 6_2022)_REV_11_2022.pdf
- 11_V5.3_Limitazioni delle attività di trasformazione e d’uso del territorio_REV_11_2022.pdf
- 12_V5.4_Limitazioni delle attività di trasformazione e d’uso del territorio_(rev 6_2022)_REV_11_2022.pdf
- 13_V5.5_Limitazioni delle attività di trasformazione e d’uso del territorio_REV_11_2022.pdf
- 14_V5.6_Limitazioni delle attività di trasformazione e d’uso del territorio_REV_11_2022.pdf
- 15_V5.7_Limitazioni delle attività di trasformazione e d’uso del territorio_(rev 11_2021)_REV_11_2022.pdf
- 16_V5.8_Limitazioni delle attività di trasformazione e d’uso del territorio_(rev 11_2021)_REV_11_2022.pdf
Tavola dei Vincoli previgenti
- 14_V5.6_Limitazioni delle attività di trasformazione e d’uso del territorio_REV_06_2022.pdf
- 11_V5.3_Limitazioni delle attività di trasformazione e d’uso del territorio_REV_06_2022.pdf
- 13_V5.5_Limitazioni delle attività di trasformazione e d’uso del territorio_REV_06_2022.pdf
In vigore dal 28/11/2018 al 15/05/2022 a seguito di successiva emanazione del Decreto del Comandante Militare Esercito Emilia-Romagna 4/2022 recepito con Del di CC 26/2022
In vigore dal 29/01/2020 al 15/05/2022 a seguito di successiva emanazione del Decreto del Comandante Militare Esercito Emilia-Romagna 4/2022 recepito con Del di CC 26/2022
In vigore dal 21/10/2021 al 15/05/2022 a seguito di successiva emanazione del Decreto del Comandante Militare Esercito Emilia-Romagna 4/2022 recepito con Del di CC 26/2022
- 9_V5.1_Limitazioni delle attività di trasformazione e d’uso del territorio_REV_11_2021.pdf
- 11_V5.3_Limitazioni delle attività di trasformazione e d’uso del territorio_REV_11_2021.pdf
- 12_V5.4_Limitazioni delle attività di trasformazione e d’uso del territorio_REV_11_2021.pdf
- 14_V5.6_Limitazioni delle attività di trasformazione e d’uso del territorio_REV_11_2021.pdf
In vigore dal 28.11.2018 al 20.10.2021 a seguito di emanazione del Decreto Ministeriale del 21/10/2021 in coerenza con la Del. di C.C. 21 del 30/03/2021.
- 09_V5.1_Limitazioni delle attività di trasformazione e d’uso del territorio.pdf
- 11_V5.3_Limitazioni delle attività di trasformazione e d’uso del territorio.pdf
- 14_V5.6_Limitazioni delle attività di trasformazione e d’uso del territorio.pdf
- 15_V5.7_Limitazioni delle attività di trasformazione e d’uso del territorio.pdf
- 16_V5.8_Limitazioni delle attività di trasformazione e d’uso del territorio.pdf
In vigore dal 29/10/2020 al 20.10.2021 a seguito di emanazione del Decreto Ministeriale del 21/10/2021 in coerenza con la Del. di C.C. 21 del 30/03/2021.
In vigore dal 28.11.2018 al 28.01.2021 a seguito di emanazione del Decreto Provveditoriale (Provveditorato Interregionale Opere pubbliche Lomabradia Emilia Romagna) n. 1556 del 29/01/2021 in coerenza con la Del. di C.C. 63 del 30/11/2020.
In vigore dal 28.11.2018 al 28.10.2020 a seguito di approvazione della Delibera di C.C. n. 56 del 29.10.2020
PUG – Assetto territorio urbano e rurale
- 01_PUG_R_Relazione e schede dei vincoli in appendice.pdf
- 02_PUG_N_Norme _REV_06_2022.pdf
- 03_A1.1_Disciplina del territorio urbano e rurale_Savio.pdf
- 04_A1.2_Disciplina del territorio urbano e rurale_Milano Marittima.pdf
- 05_A1.3_Disciplina del territorio urbano e rurale_Castiglione e Tantlon.pdf
- 06_A1.4_Disciplina del territorio urbano e rurale_Cervia.pdf
- 07_A1.5_Disciplina del territorio urbano e rurale_Pisignano e Cannuzzo.pdf
- 08_A1.6_Disciplina del territorio urbano e rurale_Villa Inferno.pdf
- 09_A1.7_Disciplina del territorio urbano e rurale_Pinarella e Tagliata.pdf
- 10_A1.8_Disciplina del territorio urbano e rurale_Montaletto.pdf
- 11_QUs_Aree di qualificazione urbana schede di assetto.pdf
- 12_APT_Abaco del processo tipologico nel territorio rurale.pdf
In vigore dal 28/11/2018 al 15/05/2022 a seguito di successiva emanazione del Decreto del Comandante Militare Esercito Emilia-Romagna 4/2022 recepito con Del di CC 26/2022
PUG – Sistema insediativo storico
- 01_IS_Indagine storica operativa.pdf
- 02_IS.1_Consistenza edilizia.pdf
- 03_IS.2_Stato di conservazione.pdf
- 04_IS.3_Usi prevalenti.pdf
- 05_CS_1a_Interventi edilizi ammessi.pdf
- 06_CS_1b_Interventi edilizi ammessi.pdf
- 07_CS_2a_Tessuti e tipi edilizi.pdf
- 08_CS_2b_Tessuti e tipi edilizi.pdf
- 09_CS.3a_Schede di analisi e disciplina particolareggiata 001_050.pdf
- 10_CS.3b_Schede di analisi e disciplina particolareggiata 051_110.pdf
- 11_CS.3c_Schede di analisi e disciplina particolareggiata 111_187.pdf
- 12_EU.a_Schede di analisi e disciplina particolareggiata 001_050.pdf
- 13_EU.b_Schede di analisi e disciplina particolareggiata 051_099.pdf
- 14_ER.a_Schede di analisi e disciplina particolareggiata 001_050.pdf
- 15_ER.b_Schede di analisi e disciplina particolareggiata 051_100.pdf
- 16_ER.c_Schede di analisi e disciplina particolareggiata 101_150.pdf
- 17_ER.d_Schede di analisi e disciplina particolareggiata 151_200.pdf
- 18_ER.e_Schede di analisi e disciplina particolareggiata 201_261.pdf
PUG – Microzonazione sismica e CLE
- 01_SR1_Relazione descrittiva dello Studio di Microzonazione Sismica.pdf
- 02_SR2_Archivio delle indagini.pdf
- 03_SR3_Relazione descrittiva della CLE.pdf
- 04_S1a_Carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica_MOPS.pdf
- 05_S1b_Carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica_MOPS.pdf
- 06_S2a_Carta di microzonazione sismica di livello 3_FA_PGA.pdf
- 07_S2b_Carta di microzonazione sismica di livello 3_FA_PGA.pdf
- 08_S3a_Carta di microzonazione sismica di livello 3_FASI_0105.pdf
- 09_S3b_Carta di microzonazione sismica di livello 3_FASI_0105.pdf
- 10_S4a_Carta di microzonazione sismica di livello 3_FASI_0510.pdf
- 11_S4b_Carta di microzonazione sismica di livello 3_FASI_0510.pdf
- 12_S5a_Carta di microzonazione sismica di livello 3_FASI_0515.pdf
- 13_S5b_Carta di microzonazione sismica di livello 3_FASI_0515.pdf
- 14_S6a_Carta analisi della condizione limite emergenza_CLE.pdf
- 15_S6b_Carta analisi della condizione limite emergenza_CLE.pdf
PUG – Approfondimento rischio idraulico
PUG – Piano dell’arenile e del porto
- 01_PA_PP_R_Relazione e scheda di conformità.pdf
- 02_PA_PP_N_Norme.pdf
- 03_PP1_Stato di fatto porto.pdf
- 04_PP2_Stato di progetto porto.pdf
- 05_PA1_Stato di fatto arenile (A e B).pdf
- 06_PA2_Stato di progetto arenile (A e B).pdf
- 07_PA_PP_Valr_Valsat e Sintesi non tecnica.pdf
- 08_PA_PP_Vald_Dichiarazione di sintesi.pdf
PUG – Piano di classificazione acustica
Procedimento Unico per Canale Scolmatore Mariona
Procedimento unico, ai sensi dell’art. 53 della L.R. n. 24 del 21 dicembre 2017, per l’approvazione del progetto definitivo relativo alla realizzazione di un canale scolmatore del canale di bonifica Mariona, con correlate localizzazione nella cartografia del PUG vigente, apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità dell’opera stessa.
Elaborati
- 00_Delibera Ratifica_CC_56_29-10-2020_ALLEGATO.pdf
- 00_Delibera Ratifica_CC_56_29-10-2020.pdf
- 000_Determinazione n. 1233-2020.pdf
- 01- 2020_09_25 Delibera approvaz_progetto def-es MARIONA.pdf
- 01- Corografia (Mariona scolmatore).pdf
- 02- Planimetria Stato di fatto (Mariona scolmatore).pdf
- 03- Planimetria di Progetto (Mariona scolmatore).pdf
- 04- Planimetria Comparativa (Mariona scolmatore).pdf
- 05- Planimetria catastale (Mariona scolmatore).pdf
- 06- Profilo scolmatore (Mariona scolmatore).pdf
- 07- Sezioni scolmatore (Mariona scolmatore).pdf
- 08- Profilo-Sezioni tombinatura (Mariona scolmatore).pdf
- 09- Relazione tecnica (Mariona scolmatore).pdf
- 10- MT (Mariona scolmatore).pdf
- 11- CME-QE-OS (Mariona scolmatore).pdf
- 12_V5.4_Limitazioni delle attività di trasformazione e d’uso del territorio_REV_10_2020.pdf
- 12- QIM (Mariona scolmatore).pdf
- 13- CSA (Mariona scolmatore).pdf
- 14- Lista Lav_Forn (Mariona scolmatore).pdf
- 15- Cronoprogramma (Mariona scolmatore).pdf
- 16- PSC (Mariona scolmatore).pdf
- 17- Piano Particellare (Mariona scolmatore).pdf
- 18- Relazione Paesaggistica Sempl (Mariona scolmatore).pdf
- 19- VALSAT (Mariona scolmatore).pdf
- 20- VINCA (Mariona scolmatore).pdf
- 21- Schema Contratto (Mariona scolmatore).pdf
Procedimento Unico per Ampliamento Rete Irrigua di Cannuzzo
Scarica tutti i documenti:
- 0000_Decreto Provv. Interr. Lombardia Emilia Romagna n. 1556 del 29_01_2021.pdf
- 0000_dlc_00063_30-11-2020_Allegato.pdf
- 0000_dlc_00063_30-11-2020.pdf
- A_01 Elenco elaborati.pdf
- A_02 Relazione generale.pdf
- A_03 Relazione agronomica.pdf
- A_04 Relazione idraulica.pdf
- A_05 Relazione Archeo SMR.pdf
- A_06 Relazione Archeo CNZ.pdf
- A_07 Relazione sulle interferenze.pdf
- A_08 Studio Fattibilità Ambientale.pdf
- A_09 Particellare_S.Martino_DEF2018_REV1_2020.pdf
- A_10 Plan Catastale S.Martino_all partic_REV1_2020.pdf
- A_11 Particellare_Cannuzzo_DEF2018_REV1_2020.pdf
- A_12 Plan Catastale Cannuzzo_all partic_REV1_2020.pdf
- A_13 Relazione procedure espropriative_REV1_2020.pdf
- B_01 Corografia generale.pdf
- B_02 Plan vincolo urbanistico_S.Martino_Cesena_REV1_2020.pdf
- B_03 Plan vincolo urbanistico_Cannuzzo_Cervia_REV1_2020.pdf
- B_04 Plan CTR_condotte SMR-CAN_REV1_2020.pdf
- B_05 Planim rialzo sponde e scolmatore.pdf
- B_06 Plan S.Martino_diametri condotte_idranti_REV1_2020.pdf
- B_07 Plan Cannuzzo_diametri condotte_idranti_REV1_2020.pdf
- B_08 Plan punti vista doc foto_SMR-CAN_REV1_2020.pdf
- B_09 Documentazione Fotografica_REV1_2020.pdf
- B_10 Sezioni tipo scavo e blocchi ancoraggio.pdf
- B_11 Sfioratore CER e fosso scolmatore.pdf
- B_12 Interferenze_attravers strade-canali-fossi.pdf
- B_13 Interferenze tipo_sottoservizi.pdf
- B_14 Dispositivi idraulici_Sfiato-Scarico-Sezionamento-Idrante.pdf
- C_01 Elenco descrittivo.pdf
- C_02 Elenco prezzi e analisi.pdf
- C_03 Computo metrico estimativo.pdf
- C_04 Stima generale e QE.pdf
- C_05 Disciplinare tecnico prestazionale.pdf
- C_06 Aggiornamento indicazioni PSC.pdf
- C_07 Stima incidenza manodopera.pdf
- Integrazione REL_GEN_.pdf
- Relazione integrativa relativa alle osservazioni-controdeduzioni_31-07-2020_con allegati.pdf
Procedimento Unico Pista Ciclabile Bova
Procedimento unico, ai sensi dell’art. 53 della L.R. n. 24 del 21 dicembre 2017, per l’approvazione del progetto definitivo relativo al Progetto di “Realizzazione piste collegamenti ciclabili – Completamento asta porto canale con centro visite saline e ponte di collegamento”, con correlata apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità della opera stessa.
Elaborati
- 00_determinazione_n.62_26_01_2021.pdf
- 01_delibera_ratifica_cc_13_25_02_2021.pdf
- 02_eg1.1_planimetria_generale.pdf
- 03_eg1.2_planimetrie_di_dettaglio.pdf
- 04_eg1.3_sezioni_tipologiche.pdf
- 05_eg1.4_inquadramento_generale_intervento_strutturale.pdf
- 06_eg1.5_carpenteria_e_sezione_strutturale.pdf
- 07_eg1.6_dettagli_strutture_di_fondazione_e_spalle.pdf
- 08_eg1.7_dettagli_strutture_metalliche_passerella.pdf
- 09_r_2.4_relazione_opere_strutturali_geotecnica_e_sismica.pdf
- 10_r_4.2_disciplinare_descrittivo_degli_elementi_strutturali.pdf
- 11_r_5.2_elenco_prezzi_degli_elementi_strutturali.pdf
- 12_r_6.2_cme_degli_elementi_strutturali.pdf
- 13_r_7.2_anali_prezzi_degli_elementi_strutturali.pdf
- 14_r.9_ppe.pdf
- 15_r_2.1.pdf
- 16_r_5.1_ep.pdf
- 17_r_6.1_cme.pdf
- 18_r1_relazione_tecnica.pdf
- 19_r2.2_relazione_paesaggistica.pdf
- 20_r2.3_relazione_geologica.pdf
- 21_r3_prime_indicazioni_sicurezza.pdf
- 22_r4.1_disciplinare_descrittivo.pdf
- 23_r7.1_analisi_prezzi.pdf
- 24_r8_qe.pdf
Procedimento Unico Gasdotto SNAM
Procedimento Unico gasdotto SNAM – tratto regionale
Provvedimenti per la Riqualificazione
Accordo Operativo finalizzato alla realizzazione di un nuovo centro di comunità a Pinarella in Via Platone
Scarica i documenti:
- 00_dlc_00038_18_06_2020.pdf
- 01_eb_01comparto_di_via_teseo_inquadramento_territoriale_rilievo_e_doc._fotografica.pdf
- 02_eb_02_comparto_di_via_platone_stato_attuale_ex_struttura_commerciale_conad_20200603.pdf
- 03_eb_03_comparto_di_via_teseo_progetto_delle_opere_pubbliche_fuori_terra.pdf
- 04_eb_04_comparto_di_via_teseo_progetto_del_verde_pubblico.pdf
- 05_eb_05_comparto_di_via_teseo_progetto_impianto_di_irrigazione_pubblica.pdf
- 06_eb_06_comparto_di_via_teseo_progetto_impianti_di_fognatura_bianca_e_fognatura_nera.pdf
- 07_eb_07_comparto_di_via_teseo_schemi_funzionali_sistemi_di_laminazione.pdf
- 08_eb_08_comparto_di_via_teseo_sezioni_tecnologiche_stradali.pdf
- 09_eb_09_comparto_di_via_teseo_progetto_impianti_di_rete_acquedotto_e_gasdotto.pdf
- 10_eb_10_comparto_di_via_teseo_progetto_illuminazione_pubblica_e_cablaggio_rete_dati_1.pdf
- 11_eb_11_comparto_di_via_teseo_progetto_segnaletica_stradale_e_percorsi_disabili.pdf
- 12_eb_12_comparto_di_via_teseo_progetto_impianti_di_rete_enel_e_telecom.pdf
- 13_eb_13a_comparto_di_via_platone_stato_di_progetto_centro_di_comunita_20200603.pdf
- 14_eb_13b_comparto_di_via_platone_stato_comparativo_centro_di_comunita.pdf
- 15_eb_14_comparto_di_via_platone_rilievo_strutturale_1.pdf
- 16_eb_15_comparto_di_via_platone_progetto_strutturale_1.pdf
- 17_eb_16_comparto_di_via_teseo_render_di_progetto.pdf
- 18_eb_17_comparto_di_via_platone_render_di_progetto.pdf
- 19_eb_ie03_comparto_di_via_platone_impianti_elettrici_ed_elettronici_1.pdf
- 20_eb_ie04_comparto_di_via_platone_impianti_elettrici_ed_elettronici_1.pdf
- 21_eb_im02_comparto_di_via_platone_impianti_meccanici_1.pdf
- 22_eb_im03_comparto_di_via_platone_impianti_meccanici_1.pdf
- 23_eb_im04_comparto_di_via_platone_impianti_meccanici_1.pdf
- 24_eb_ld02_comparto_di_via_platone_l10_91_conforme_d_1.g.r._17152016.pdf
- 25_eb_ld03_comparto_di_via_platone_l10_91_conforme_d_1.g.r._17152016.pdf
- 26_eb_irai_comparto_di_via_platone_impianto_rivelazione_e_allarmi_incendi_1.pdf
- 27_rb_01_relazione_tecnica_urbanistica_ed_ambientale.pdf
- 28_rb_02_comparto_di_via_teseo_relazione_energetico_ambientale.pdf
- 29_rb_03_comparto_di_via_teseo_relazione_geologico_tecnica_e_sismica_1.pdf
- 30_rb_04_comparto_di_via_teseo_valutazione_previsionale_di_clima_acustico_1.pdf
- 31_rb_05_comparto_di_via_platone_valutazione_previsionale_di_clima_acustico_1.pdf
- 32_rb_06_rapporto_preliminare_ambientale_vas.pdf
- 33_rb_07_relazione_di_fattibilita_tecnica_economica_finanziaria.pdf
- 34_rb_08_comparto_di_via_teseo_relazione_sulla_qualita_dei_suoli.pdf
- 35_rb_09_comparto_di_via_teseo_relazione_generale_sulle_opere_pubbliche.pdf
- 36_rb_10_comparto_di_via_teseo_relazione_tecnica_agronomica_del_verde_pubblico.pdf
- 37_rb_11_comparto_di_via_teseo_relazione_idraulica_della_trasformazione_urbana.pdf
- 38_rb_12_comparto_di_via_teseo_relazione_tecnica_specialistica_acquedotto_e_gasdotto.pdf
- 39_rb_13_comparto_di_via_teseo_relazione_tecnica_specialistica_illuminazione_pubblica_1.pdf
- 40_rb_14_comparto_di_via_teseo_relazione_tecnica_specialistica_enel_e_telecom.pdf
- 41_rb_15_comparto_di_via_platone_relazione_di_calcolo_strutturale_1.pdf
- 42_rb_16_comparto_di_via_platone_piano_di_manutenzione_1.pdf
- 43_rb_17_disciplinare_descrittivo_e_prestazionale_delle_opere_pubbliche.pdf
00_atto_repertorio_6317.pdf - 44_rb_18_comparto_di_via_teseo_c.m.e._delle_oo.uu._in_cessione.pdf
- 45_rb_19_comparto_di_via_platone_c.m.e._trasformazione_ex_struttura_commerciale.pdf
- 46_rb_20_comparto_di_via_teseo_elenco_prezzi_unitari_oo.uu._in_cessione.pdf
- 47_rb_21_comparto_di_via_platone_elenco_prezzi_unitari_trasformazione_ex_struttura_commerciale.pdf
- 48_rb_22_comparto_di_via_teseo_quadro_economico_oo.uu._in_cessione.pdf
- 49_rb_23_comparto_di_via_platone_quadro_economico_trasformazione_ex_struttura_commerciale.pdf
- 50_rb_ie01_comparto_di_via_platone_relazione_tecnica_impianti_elettrici_ed_elettronici_1.pdf
- 51_rb_ie02_comparto_di_via_platone_schemi_quadri_impianti_elettrici_ed_elettronici_1.pdf
- 52_rb_im01_comparto_di_via_platone_relazione_tecnica_impianti_meccanici_1.pdf
- 53_rb_ld01_comparto_di_via_platone_relazione_tecnica_l10_91_conforme_d_1.g.r._17152016.pdf
- 54_fascicolo_pareri_di_enti_terzi.pdf
- 55_schema_di_accordo_operativo.pdf
Servitù militari
Scarica i documenti:
CQAP
Commissione per la qualità architettonica e il paesaggio – C.Q.A.P.
La CQAP è un organo consultivo cui spetta l’emanazione di pareri, obbligatori e non vincolanti, in ordine agli aspetti
compositivi ed architettonici degli interventi ed al loro inserimento nel contesto urbano, paesaggistico e ambientale.
La CQAP in essere dal 01/01/2017 al 30/06/2022 (Del. di G.C. 1/2017) era composta dai seguenti tecnici:
- per il profilo di dipendente di ruolo di altra Pubblica Amministrazione: Arch. Montanari Gabriele
- per il profilo di quattro esperti esterni all’Amministrazione comunale: Arch. Morelli Aida, Arch. Montini
Nicola, Arch. Giunchi Daniela, Arch. Bolzani Paolo
La CQAP in essere dal 01/07/2022 al 30/06/2025 (Del. di G.C. 136/2022 e Det. Dir. 104/2024) è composta dai seguenti tecnici:
- per il profilo di dipendente di ruolo di altra Pubblica Amministrazione: Arch. Silvia Capelli;
- per il profilo di quattro esperti esterni all’Amministrazione comunale: Arch. Marianna Amendola, Arch. Rudy
Davi, Arch. Ardia Marzetti, Arch. Stefano Piraccini. All’Arch. Marianna Amendola, Arch. Rudy Davi sono subentrati l’Arch. Lorenzo Baraldini e il Geol. Fabio Fabbri.
L’incarico di presidente è assunto a rotazione da ciascun componente (secondo l’ordine alfabetico) ed ha durata semestrale.
Tale CQAP ha approvato un documento di indirizzi, la cui presa d’atto è avvenuta con Del. di G.C. 12/2023.
Riferimenti normativi:
- art. 6 della L.R. E.R. 15/2013
- art. 8, 8.1 e 8.2 e 28,1 e 28.2 del REC
Gli esiti delle sedute della CQAP sono consultabili al seguente link: guarda gli esiti delle sedute del CQAP
Vuoi saperne di più?
Servizio Urbanistica del Comune di Cervia
Palazzina Piazza XXV Aprile 11, 48015 Cervia
Contatti
- Amministrativo Nadia Nicolini nicolinin@comunecervia.it 0544 979151
- Ing. Annalena Arfelli
arfellia@comuncervia.it 0544 979152
- Geom. Elena Taffagli
taffaglie@comunecervia.it 0544 979 155 - Arch. M. Laura Callegati
callegatim@comunecervia.it 0544 979154 - Ing. Arch. Caterina Girelli
girellic@comunecervia.it 0544 979149